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Convento dei Frati Minori Cappuccini
 
 
La chiesa conventuale, intitolata alla Natività della Vergine, è stata edificata e fondata nel 1599 in ampliamento a una precedente cappella di Santa Maria del Popolo, ancora esistente, sebbene rimaneggiata, sul lato destro del portico.
 
 
Il portale seicentesco della chiesa , con iscrizione sull’architrave e timpano triangolare, immette nell’aula a navata unica con cappelle sul lato destro, dove spiccano preziosi arredi lignei tardo barocchi.
 
 

Al contrario dei tre altari laterali, seminascosti nelle rientranze delle cappelle, contenenti altrettante statue di santi, l’altare maggiore attira immediatamente l’attenzione del visitatore.

Questo monumentale altare ligneo della chiesa, opera settecentesca di forte impatto scenografico, con struttura tripartita e con il tipico timpano curvilineo spezzato, incornicia quattro dipinti di dimensioni diverse tra cui spicca al centro una grande tela di autore ignoto raffigurante l’ Immacolata tra angeli e santi.

Davanti all’altare risalta un tabernacolo in legno e avorio intarsiato, opera di pregevolissima fattura eseguita nella prima metà del ‘700 dalla scuola di intagliatori cappuccini, i Marangoni.

Completa l’arredo un sobrio pulpito, pure ligneo, a formelle regolari.

Nel piccolo e appartato chiostro si respira un’atmosfera di mistico silenzio, in cui tutto, la penombra e il sole che si alternano nel deambulatorio, la fila di archi, lo spazio delimitato del cielo e il pozzo poligonale in pietra, ci trasposta lontano dal nostro tempo frenetico.