L’edificio romanico costruito interamente in pietra della Majella rappresenta l’emblema della Guardiagrelel medievale e costituisce il monumento più significativo e complesso nell’ambito dell’architettura religiosa cittadina, frutto di continue trasformazioni operate nel corso di otto secoli di storia.
L’esame architettonico dell’edificio testimonia in favore di una primitiva fondazione agli inizi del ‘200, poi seguita da sopraelevazioni, ampliamenti e rifacimenti successivi, tra i quali la realizzazione dei due porticati laterali, l’inserimento della torre campanaria nella facciata e il definitivo prolungamento dell’aula, a un livello più alto rispetto alla quota originale, attuato ai primi del ‘700.
La facciata è dominata dalla imponente mole della torre campanaria, alla cui base si apre uno dei più bei portali del gotico abruzzese, risalente al 1430 circa; nella lunetta era visibile il gruppo scultoreo dell’ Incoronazione della Vergine di Nicola di Guardiagrele, ora esposto nel Museo del Duomo.
Sotto il portico a colonne del lato destro si conserva il grande San Cristoforo, affrescato da Andrea Delitio nel 1437, subito seguito da un portale rinascimentale e da un secondo portale ogivale tardo trecentesco.
Sotto il voltone di Via Cavalieri si aprono l’ingresso alla Chiesa di San Rocco a tre navate dalla ricca decorazione barocca e un altro elegante portale del ‘500. In ultimo il portico settentrionale, voltato a crociera, conserva il delicato affresco quattrocentesco della Madonna del Latte, racchiuso in una edicola rinascimentale.
Il suo interno, di impianto medievale e soggetto a continue modificazioni nell’arco del Duecento e del Trecento, è stato completamente trasformato nel Settecento, in seguito al rovinoso terremoto dei primi anni del secolo e le strutture originarie sono rintracciabili nello spazio attualmente divenuto cripta della sovrastante chiesa settecentesca.
Si presenta con una navata unica con copertura a capriate e con imponenti altari a parete che racchiudono dipinti e statue. Notevoli il pulpito in noce intagliato del XVIII sec. con episodi della vita di Cristo e, di fronte, un altare che racchiude la tela dell’Assunzione della Vergine su un paliotto ricomposto con frammenti scultorei di opaca medievale.
Nella cripta del duomo è allestito un interessante Museo Diocesano che raccoglie vari oggetti d’arte e soprattutto frammenti di una croce processionale d’argento del celebre scultore orafo del Quattrocento, Nicola da Guardiagrele, firmata e datata 1431.