Questo monumento è sopravvissuto alla distruzione del convento delle Clarisse a cui era annesso e che si reputa risalente intorno al 1220.
Oggi si presenta con una anonima facciata che contrasta con la ricca decorazione a stucco dell’interno a navata unica absidata e una cornice percorre il perimetro della chiesa, sovrastata da una volta a botte ribassata.
Nella piccola aula risaltano i tre altari, uno sul fondo e due laterali.
La monumentalità dell’altare maggiore con tipica struttura tardo barocca, non soffoca le numerose opere d’arte, tutte coerenti con il gusto settecentesco dell’insieme: il pulpito ligneo, un crocifisso ligneo di epoca barocca, diversi dipinti, cronologicamente ascrivibili ai secoli XVIII e XIX, che ornano entrambe le pareti.
Nell’insieme l’interno di Santa Chiara conserva una suggestiva atmosfera, creata dal contrasto tra la modestia delle dimensioni e la ricerca di effetti scenografici, ottenuti attraverso la profusione decorativa e una attenta disposizione degli arredi.