L'aspetto attuale dell'edificio è il prodotto di una radicale ristrutturazione che, all'inizio del '900, ha interessato i resti dell'antico convento celestiniano.
Lo stile architettonico non appare influenzato dalle nuove correnti novecentesche, se si escludono alcuni richiami al gusto liberty evidenti nelle decorazioni della facciata e del prospetto su via Modesto Della Porta.
Il risultato d'insieme risulta piuttosto convenzionale: anche dopo aver oltrepassato la soglia, permane l'impressione di avere di fronte la riproposizione di modelli ampiamente sfruttati in quegli anni.
Da segnalare la presenza di un ciclo di dipinti di Ferdinando Palmerio, le Storie della Vergine Addolorata e di San Celestino, ai lati e sul soffitto della navata, nonché sulla cupola e ai lati dell'edicola centrale del presbiterio.