Il percorso partecipato di integrazione sociale e sanitario, portato avanti dagli Assessori Regionali Marinella Sclocco e Silvio Paolucci, iniziato nell’ottobre del 2014 ha portato alla pubblicazione, a maggio di questo anno, della bozza del nuovo Piano Sociale Regionale che attende di essere approvato dal Consiglio Regionale.

Il futuro Ente d’Ambito Distrettuale n. 13 – Marrucino, che sarà composto da 13 comuni, Guardiagrele, Ari, Bucchianico, Casacanditella, Casalincontrada, Fara Filiorum Petri, Filetto, Orsogna, Pennapiedimonte, Pretoro, Rapino, Roccamontepiano e San Martino sulla Marrucina, inaugura il lavoro di collaborazione con un incontro con l’Assessore Regionale Marinella Sclocco, che si terrà a Guardiagrele, presso il Nido D’Infanzia Comunale “La casa delle bambine e dei bambini” il prossimo 4 luglio alle ore 18.

Il nostro Ente è il primo a portare avanti un’iniziativa di questo genere, in quanto riteniamo fondamentale organizzare appuntamenti che sono motivo di confronto tra tutti i principali attori sociali del territorio. Sono invitati a partecipare infatti, tutte le Amministrazioni dei comuni coinvolti, i presidenti e delegati provinciali, i dirigenti e funzionari dei servizi, i presidenti delle ASP, i rappresentanti dei Distretti e delle ASL, le rappresentanti delle organizzazioni sindacali del territori, i responsabili del terzo settore della cooperazione sociale, dell’associazionismo e del volontariato, i rappresentanti delle organizzazioni professionali del settore sociale, del nostro territorio.

L’obiettivo è quello di costituire un gruppo di lavoro che si occuperà di analizzare e riportare tutti i bisogni del nostro territorio emersi dai confronti che stiamo portando avanti e che faremo nel corso di questa stagione di riprogrammazione delle politiche sociali.Dobbiamo credere fortemente in un percorso partecipato e condiviso, che ci permetta di mettere in campo politiche sociali innovative adatte ai nostri tempi, soprattutto alla luce dei significativi cambiamenti socio economici ed istituzionali intervenuti in questi anni che hanno reso molti casi inadeguati al modello di intervento che tuttora eroghiamo. E’ necessario pianificare insieme le azioni da intraprendere sulla base di una corretta, approfondita e dettagliata lettura dei bisogni espressi dalla nostra comunità.